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Grazie al buon numero di taccuini su cui annotava giornalmente gli avvenimenti grandi e piccoli della sua vita e, durante le campagne di scavo, le fatiche e le emozioni e le delusioni di quelle memorande giornate, possiamo ricostruire in diretta la sua appassionante scoperta delle rovine del mondo classico.
Grazie al buon numero di taccuini su cui annotava giornalmente gli avvenimenti grandi e piccoli della sua vita e, durante le campagne di scavo, le fatiche e le emozioni e le delusioni di quelle memorande giornate, possiamo ricostruire in diretta la sua appassionante scoperta delle rovine del mondo classico. Oltre all’innegabile abilità dello scrittore, ogni pagina ci regala l’emozione schietta e viva dello scavatore, scritta dopo una giornata di polvere, calura, emozioni o sulla collina di Hissarlik o fra le tombe di Micene o alla ricerca di altri inesistenti tesori ad Argo, a Tirinto, ad Orcomeno.
Archeologo dilettante, Heinrich Schliemann (1822-1890) ha fondato l’archeologia nel senso moderno, che dopo di lui divenne scientifica. Grazie al suo entusiasmo da pioniere, riuscì nell’unico scopo della sua vita: riportare alla luce il mondo di Omero, scoprire i luoghi che videro le imprese degli eroi cantati dal Poeta, della cui esistenza e veridicità Schliemann non dubitò mai.
Informazioni aggiuntive
Introduzione | Maurizio Pasquero |
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