Il Medio Evo barbarico d’Italia
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Le vicende dell’Italia tra la caduta dell’Impero romano, la dominazione longobarda e l’avvento al papato di San Gregorio Magno, costituiscono forse la parte più oscura e meno indagata della storia nazionale degli ultimi duemila anni.
Le vicende dell’Italia tra la caduta dell’Impero romano, la dominazione longobarda e l’avvento al papato di San Gregorio Magno, costituiscono forse la parte più oscura e meno indagata della storia nazionale degli ultimi duemila anni. L’opera di Gabriele Pepe, edita nel 1941, fu la prima a cercare di colmare tale lacuna storica ed ebbe molti estimatori tra cui Benedetto Croce. L’originalità del lavoro di Pepe è dovuta alla sua costruzione di un orizzonte storico assai innovativo. Egli non si sofferma sull’aneddotica dei racconti di re e duchi ostrogoti o longobardi che riempiono le cronache dell’epoca, ma cerca di costruire una vera e propria storia sociale dei rapporti tra le popolazioni latine e germaniche, con le rivalità e le confluenze che contraddistinsero i regni romano-barbarici in Italia.
Gabriele Pepe è stato uno degli storici italiani più significativi del Novecento, docente di Storia medievale all’università di Bari dal 1949 sino alla sua morte. Tra le sue opere: Lo stato ghibellino di Federico II (1938), Il Medio Evo barbarico d’Italia (1941), La politica dei Borgia (1946), Il Medio Evo barbarico in Europa (1949), Il Mezzogiorno d’Italia sotto gli Spagnoli (1952), Un problema storico: Carlo Magno (1952), Pane e terra nel Sud (1954), Francesco d’Assisi tra Medio Evo e Rinascimento (1965).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788885711167 |
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Anno di pubblicazione | 2018 |